Le macchine e la meraviglia
approfittando dell’inizio della mostra le macchine della meraviglia. lanterne magiche e film dipinto, 400 anni di cinema (con sito a cura della web agency ars media), una breve riflessione su divulgazione e fascinazione, spiegazione e meraviglia, sulla scorta delle parole di athanasius kircher.
in ars magna lucis et umbrae kircher spiega il funzionamento delle lanterne magiche ”perché il lettore sapesse da che cosa abbiano avuto origine questi nuovi singolari spettacoli di una lucerna che io, non senza ragione, ho ritenuto giusto definire magica e capace di creare prodigi” salvo poi premurarsi di ricordare che “le immagini [proiettate] saranno liete, tristi, orribili e spaventose, ma anche del tutto straordinarie per degli spettatori inconsapevoli della causa di quel fenomeno.”
insomma per ottenere il massimo del prodigio occorre assicurarsi il massimo del mistero. comprensibile, condivisibile. ma nel leggere queste pagine e nell’osservare le figure che accompagnano il testo che anche la divulgazione scientifica può conquistare e affascinare. allo stesso modo la mostra e le iniziative collegate spiegano e rapiscono, uniscono scienza e spettacolo, anche grazie al contributo di numerosi artisti. da bill viola (la mostra espone una sua installazione), a marco ponti (che proporrà la scoperta della lentezza, un “film dipinto” con colonna sonora dal vivo), a davide ferrario, che ha firmato prima del cinema, un film dedicato all’arte della lanterna magica, impreziosito dalla musica del maestro stefano maccagno e dalla sorprendente performance di giorgio pasotti, nelle vesti inconsuete del lanternista.